Presentazioni


Colgo volentieri l'invito a presentare questa prima
e nuovissima Guida alla chiesa e al convento di
S. Agostino in Gubbio dello storico e critico d'arte Ettore Sannipoli e del ricercatore d'archivi Fabrizio Cece.
L'intento degli Autori è chiaramente quello di offrirci la genesi e lo sviluppo storico artistico della chiesa e del convento agostiniano in Gubbio. Ne risulta un quadro completo che può sicuramente soddisfare la "sana curiositas" di ogni visitatore, sia esso motivato dal fascino dell'arte o della storia.

Per chi è più addentro alle cose di famiglia, alle vicende agostiniane, questa Guida risulta una preziosissima memoria storica. Si rivivono nella lettura, nella minuziosa e dotta descrizione delle innumerevoli opere d'arte come nelle precise e inedite note d'archivio delle diverse committenze, le vicende di un'intera famiglia, quella agostiniana, preoccupata di fare delle proprie presenze, in tutto il territorio della penisola, un luogo trasparente di evangelizzazione attraverso il racconto visivo delle storie dei suoi figli migliori, i grandi Santi, noti ovunque, e i piccoli Beati germinati proprio nello stesso territorio eugubino.

Non è solo una pagina d'arte o di riferimenti storici: è una storia completa di santità e di evangelizzazione dell'Ordine Agostiniano. Il S. Agostino di Gubbio è una chiesa agostiniana doc, ricchissima nella sua tipicità, un vero esempio di mostra viva di santità e di pietà attraverso la bellezza dell'arte figurativa. Così usavano gli agostiniani dopo la loro entrata ufficiale nell'albo degli Ordini Mendicanti; basta scorrere tutte le chiese agostiniane, generalmente dedicate a S. Agostino, nelle principali città italiane. L'architettura, la pittura, la scultura dovevano trasmettere il più fedelmente possibile quella visione della bellezza, della santità e della chiesa che erano diventate una specifica tradizionale dell'Ordine.


Le storie agostiniane

I nostri antenati erano convinti che la stessa vita dei nostri Santi, raccontata pittoricamente, costituisce una potente catechesi, un messaggio vivo e provocante della conversione cristiana e delle meraviglie che il Signore sa compiere sempre quando incontra cuori disponibili all'accoglienza della sua grazia. Agostino e Nicola da Tolentino sono considerati i due fondatori morali dell'Ordine, le due figure più rappresentative come modelli di santità, e sono perciò illustrati splendidamente e con abbondanza nella nostra chiesa di Gubbio dal Nelli e dal Michelini. Una serie di storie, come la Bibbia dei poveri, che chiunque può capire e ricordare, e che diventano una tradizione storica nelle maggiori chiese agostiniane. Così i numerosi quadri che raffigurano i Santi agostiniani universalmente più noti (S. Tommaso da Villanova, S. Giovanni da San Fecondo, S. Chiara della Croce, S. Rita), come i modelli locali più noti a Gubbio (i Beati Pietro e Francesco), costituiscono un riferimento abbondante e preciso a modelli di santità per tutti. Non manca neppure la tradizionale raffigurazione di S. Caterina da Alessandria, ritenuta da sempre nell'Ordine Agostiniano la patrona degli studi.

Molte delle opere artistiche sono state commissionate da note famiglie di Gubbio, ma su indicazione della stessa comunità agostiniana, che ci ha così dimostrato il suo forte vincolo di appartenenza e il chiaro intento di trasmettere una spiritualità viva, frutto di uno specifico carisma.


Le devozioni mariane

Nell'iconografia della nostra chiesa eugubina troviamo tutte le immagini mariane proprie della devozione mariana agostiniana. Tutti i titoli con cui la Madonna viene onorata nella tradizione agostiniana son qui rappresentati e diventano anch'essi un modo di evangelizzare alcuni capitoli fondamentali della teologia cristiana. La Madonna del Soccorso, la Madre della Grazia, la Madonna della Cintura o della Consolazione, la Madre del Buon Consiglio, sono commissionate da altrettante Confraternite, Società o Pie Unioni, che, mentre ci ricordano un forte coinvolgimento laicale, vogliono illustrare una devozione mariana sana e originale, che sottolinea sempre, in maniera diretta o indiretta, il fondamentale mistero cristiano della grazia divina.

La città di Dio

A completamento della visione agostiniana del mistero cristiano c'è anche un prezioso accenno alla conclusione della città di Dio, rappresentata dal grandioso Giudizio Universale, sempre del pittore eugubino Ottaviano Nelli. Un'intera mostra quindi, che racconta una preziosa storia di famiglia e tutti i capitoli di una spiritualità che si fa vita.


Una particolare nota di plauso merita l'odierna Comunità Agostiniana del S. Agostino in Gubbio, che ci propone coraggiosamente una memoria così fresca di otto secoli di storia.

Agli Autori poi va un doveroso ringraziamento per la serietà dimostrata e la grande fatica profusa nel far rivivere questo libro di pietra e di colori, che ogni attento lettore e visitatore saprà apprezzare nel vivo di una storia che continua nel tempo.


P. Giovanni Scanavino

Provinciale OSA


La guida storico-artistica della Chiesa di S. Agostino in Gubbio colma una lacuna avvertita da tempo, una vera e propria limitazione che impediva di cogliere e gustare fino in fondo le risorse di un monumento illustre eppure sostanzialmente sconosciuto. Meritava di essere analizzato nelle sue componenti architettoniche ed in quelle pittoriche, anche per documentare agli occhi del mondo la qualità di una ricchezza impreziosita dal contributo di tanti illustri artisti, a cominciare da Ottaviano Nelli che con la «Vita di Agostino» e con il «Giudizio Universale» ha realizzato forse il capolavoro suo e della sua scuola.

Un'operazione che Ettore Sannipoli e Fabrizio Cece, insieme agli altri collaboratori, hanno portato avanti con particolare abilità, facendo emergere, con un linguaggio semplice che non va a scapito della serietà scientifica, i vari strati di un «giacimento culturale» fino ad ora mai esplorato nei termini attenti ed approfonditi che richiedeva. Un'operazione questa alla quale, come responsabile, allora, dell'Assessorato Regionale alla Cultura ed al Turismo, ho ritenuto di dedicare attenzione mettendo gli esperti in condizione di agire, nella consapevolezza sia di operare un investimento doveroso nei confronti di una città come Gubbio, patrimonio riconosciuto non solo dell'Umbria, che di esprimere nel contempo gratitudine per il lavoro umile, prezioso e silenzioso che l'Ordine Agostiniano sta portando avanti da secoli in Italia e nel mondo. L'attenzione riservata alla «Chiesa di S. Agostino» è un ulteriore contributo alla conoscenza delle grandi risorse che impreziosiscono la nostra Regione. E' anche il modo migliore per apprezzarle e, quindi tutelarle e difenderle.

Giampiero Bocci

Assessore Giunta Regionale Umbra