Ministri della Comunione e della Parola

Accanto ai ministeri ordinati (diaconato, presbiterato ed episcopato), la vita e l'insegnamento della Chiesa hanno previsto e ammesso l'esistenza di altri ministeri, i ministeri non ordinati, non radicati cioè nel sacramento dell'Ordine, bensì nei sacramenti dell'iniziazione cristiana, cioè nel Battesimo e nella Cresima. Come tali possono essere chiamati "ministeri laicali", perché affidati, entro certi limiti e ad alcune condizioni, a fedeli laici e da loro esercitati sempre per l'edificazione della Chiesa e in piena docilità allo Spirito che li distribuisce come vuole.
Tra i ministeri non ordinati, i ministeri istituiti sono quei servizi ecclesiali che la Chiesa riconosce ufficialmente e conferisce, con un apposito rito liturgico, sulla base delle attitudini che i fedeli hanno, in forza del battesimo, a farsi carico di speciali compiti e mansioni della comunità. Costituiscono un grande dono che lo Spirito Santo concede per il bene della Chiesa, e comportano pure, per quanti li assumono, una grazia, non sacramentale, ma invocata e meritata dall'intercessione e dalla benedizione della Chiesa (cfr. EM,62). L'istituzione da parte della Chiesa ufficializza questi ministeri, in modo che non siano servizi personali espressione di buona volontà, bensì manifestazione della comunione e della missione della Chiesa e perciò appartenenti alla sua struttura normale e alla sua vita ordinaria.
Il motu proprio Ministeria Quaedam [MQ] di Paolo VI (del 15 agosto 1972) ha istituito due ministeri: il lettorato e l'accolitato: l'uno come ministero della Parola e l'altro come ministero della Comunione e della carità.

L'istruzione della Sacra Congregazione per la disciplina dei Sacramenti Immensa e caritatis, del 29 gennaio 1973, ha istituito poi i Ministri Straordinari della Comunione perché "non restino privi dell'aiuto e del conforto di questo sacramento i fedeli che, in stato di grazia e animati da buone disposizioni, desiderano partecipare al banchetto eucaristico" ma si trovano, per motivi diversi, in qualche difficoltà.

    

Ministri Comunione Ministri Lettori Ministri Parola

   

   

  

Agostinelli Antonietta
Biagiarelli Silvana
Brugnoni Anna Maria
Campo Angela Milena
Elce Maria Grazia
Fumanti Ivana
Mariucci Rita
Mellozzini Alessandra
Menichetti Gemma
Pierini Rosaria
Ramacci Giuseppina
Rosi Fiorella

Scarabottini Annalisa
Sebastiani Anna
Stocchi Brunella

    

Con una apposita Istruzione della S. Congregazione per i sacramenti del 23 gennaio 1972, dal titolo Immensae caritatis, Paolo VI ha istituito il Ministero Straordinario della Comunione, per rispondere ad una esigenza sempre più diffusa, quella di dare a tutti coloro che lo desiderano e sono ben disposti la possibilità di comunicarsi.
Il compito dei
Ministri Straordinari della Comunione è quello di distribuire la Santa Comunione quando manca la disponibilità di ministri ordinati: 

  • durante la Messa, a motivo di un grande affollamento di fedeli, o per qualche particolare difficoltà in cui venga a trovarsi il celebrante;  

  • fuori della Messa, ogni qualvolta è difficile, per la distanza, recare la santa Comunione, soprattutto in forma di Viatico, a malati in pericolo di morte, o quando il numero stesso di malati, specialmente negli ospedali o nelle case di cura, esige la presenza di un certo numero di ministri. 

Il Ministero è straordinario e non permanente; deve essere rinnovato ogni tre anni. 
Il Ministero viene conferito dal Vescovo ai candidati presentati dal parroco in occasione della festa dei Santi Mariano e Giacomo, il 30 aprile di ogni anno, in Cattedrale.

   

Ministri Lettori Ministri Parola

   

   

  

Girlanda Luigi

Piccotti Francesco

Rizzi Stefano Maria

Vantaggi Mario

    

I compiti del Lettore sono precisati nel documento Ministeria Quaedam in questi termini: "Il lettore è costituito per l'ufficio, a lui proprio, di leggere la Parola di Dio nell'assemblea liturgica. Pertanto, nella Messa e nelle altre azioni sacre proclami dalla Sacra Scrittura le letture (ma non il vangelo); in mancanza del salmista, legga il salmo interlezionale; quando non è disponibile il diacono o il cantore, proponga le intenzioni della preghiera universale (o preghiera dei fedeli); diriga il canto e guidi la partecipazione dei fedeli; istruisca i fedeli a ricevere degnamente i sacramenti. Egli potrà anche - se necessario - curare la preparazione degli altri fedeli, i quali abbiano ricevuto temporaneamente l'incarico di leggere la Sacra Scrittura nelle azioni liturgiche" (n. V).
I vescovi italiani, nel loro documento I ministeri nella Chiesa, allargano notevolmente il campo di servizio del ministero del lettore, includendovi anche altre forme di annuncio, fuori del contesto liturgico. "L'ufficio liturgico del lettore - essi affermano - è la proclamazione delle letture nell'assemblea liturgica. Di conseguenza il lettore deve curare la preparazione dei fedeli alla comprensione della Parola di Dio ed educare nella fede i fanciulli e gli adulti. Ministero perciò di annunciatore, di catechista, di educatore alla vita sacramentale, di evangelizzatore a chi non conosce o misconosce il vangelo" (n. 7).

Il Ministero è permanente.  


Ministri Comunione Ministri Parola

 

   

  

Bellomaria Valentina

Ciociola Lina

De Santis Bonella Maria

Fiorini Nicoletta

Minelli Fabrizio

Palazzari Francesca

Pelosi Ventura Francesco

Ponzo Rosa

    

Accanto ai lettori c'è, nella nostra diocesi di Gubbio, anche la possibilità di un ministero straordinario della Parola, che è aperto anche alle donne e che non ha carattere permanente come il lettorato.

Questo ministero viene rinnovato ogni tre anni. Viene conferito dal Vescovo il 30 aprile di ogni anno nella festa dei santi martiri Mariano e Giacomo, su presentazione del parroco.

 

 


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