Le iniziative che sono diventate punto di
riferimento costante negli ultimi anni per la Caritas Parrocchiale sono
le seguenti:
"PONTE DELL'AMICIZIA" (generalmente
sabato e domenica di novembre)
Consiste nella preparazione di dolci che, acquistati ad offerta al
termine delle messe, ci consentono per il periodo natalizio di aiutare
le famiglie che più si trovano in difficoltà nella nostra parrocchia
con dei pacchi cibo. L'aiuto oltre ad un valore economico vuole essere
soprattutto segno di comunione di tutta la comunità, quindi non più
semplice obolo ma condivisione fraterna delle difficoltà altrui. A
questo spirito si lega anche il piccolo regalo, nell'ambito della stessa
iniziativa, che, sempre a Natale, viene portato alle persone malate e
sole proprio come segno di attenzione verso tutte quelle nuove forme di
povertà, figlie di una società che avanza tecnologicamente e
culturalmente(?), ma che tende ad emarginare chi non regge i suoi ritmi.
Sono queste le situazioni più difficili perché più nascoste, meno
visibili ed alle quali dobbiamo dedicare maggiormente il nostro impegno
come comunità d'amore.
"CENA POVERA" (una serata
durante la Quaresima)
Si tratta di una cena a base di alimenti "poveri" che viene
organizzata anche come momento di riflessione personale, ma sempre
collegata ad un incontro formativo; quest'anno per esempio ha riguardato
la difficile situazione dei ragazzi di strada di Bucarest e
l'Associazione Parada fondata dal clown Miloud che aiuta questi giovani
che vivono nei cunicoli del sottosuolo della capitale rumena ad avere
una aspettativa di vita migliore di quella cui erano destinati da droga,
solitudine, disperazione.
CENTRO DI ASCOLTO CARITAS (tutti i
mercoledì dalle 10 alle 12)
E' l'attività principale che coinvolge il gruppo Caritas Parrocchiale
costantemente nell'arco dell'anno in alcuni locali del chiostro di
S.Agostino.
Nato come semplice centro di distribuzione di cibo e vestiario per i più
bisognosi va lentamente trasformandosi in un momento di comunione dove
chi si presenta non cerca solo un aiuto economico (peraltro limitato
date le nostre possibilità), ma chiede soprattutto qualcuno che lo
ascolti, chiede di non sentirsi solo nell'affrontare le proprie
difficoltà che non sempre sono legate al discorso "soldi", ma
spesso riguardano situazioni affettivo-familiari di disagio. Nessuno ha
la bacchetta magica e le risposte che riusciamo a dare sono spesso
insufficienti, ma crediamo che già l'essere ascoltati crei solidarietà
e l'amicizia che alcune famiglie di extracomunitari hanno instaurato con
le operatrici del Centro di Ascolto ci dà lo stimolo per proseguire su
questa strada. La speranza è che a poco a poco il Centro Caritas possa
diventare un punto di riferimento per tutta la comunità parrocchiale
sia per coloro che si troveranno nel bisogno di chiedere, sia per coloro
che avranno voglia di mettere a disposizione degli altri un po' del
proprio tempo e del proprio affetto. Non servono doti particolari, siamo
tutti pieni di limiti, non ci sono supereroi, serve solo un po'
d'entusiasmo.
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